Information Architecture per UX Designer

Il ruolo dell'IA nel processo di UX Design.

L’Information Architecture (IA) è una disciplina che concerne l’organizzazione dei contenuti, le gerarchie, la navigazione e il data modeling all’interno di un prodotto digitale.

L’IA mira a limitare il senso di smarrimento dell’utente cercando una risposta a quelle che sono le domande che più frequentemente ci si pone utilizzando un'applicazione.

  • Dove sono?
  • Cosa c’è qui?
  • Cosa posso fare?
  • Dove posso andare?

# IA & UX

Information Architecture e User Experience non sono quindi sinonimi, come molto spesso si è portati a pensare: senza una buona IA non può esistere una buona esperienza utente.

Ciò nonostante, al di fuori delle grandi realtà, trovare una figura che si occupi unicamente di IA può essere un’impresa davvero ardua: per questo sul campo, parte dei compiti di un Information Architect viene spesso svolta dagli UX Designer, che devono avere una solida preparazione nella disciplina, soprattutto per quanto concerne la navigazione, il labeling dei contenuti, la creazione di wireframe.

# 8 Principi dell'IA

Questi principi sono stati ideati da Dan Brown, fondatore di e risultano estremamente utili come guida per la progettazione di una buona IA.

# Principio degli oggetti

Bisogna pensare al contenuto come un "essere vivente" e non come un "oggetto inanimato". I componenti che mostrano i contenuti e i contenuti stessi sono infatti dotati di un proprio ciclo di vita e soggetti a cambiamenti.

# Principio della scelta

Scegliere è un'operazione che richiede un grosso effort cognitivo. In linea di massima un utente vuole essere guidato nella scelta e avere una ristretta rosa di elementi tra cui decidere. Dare la massima libertà di scelta e rallentare il flusso di utilizzo dell'applicazione e di accesso alle informazioni non può mai essere una grande idea.

# Principio della scoperta

Le persone sono spaesate di fronte al "nuovo", si aspettano che le cose accadano in un determinato modo e ordine. L'informazione deve essere organizzata in maniera tale da poter essere assorbita gradualmente dall'utente senza alcuna sorta di anticipazione che potrebbe provocare smarrimento e frustrazione nell'utilizzo dell'applicazione.

# Principio dell'esempio

Gli esseri umani tendono a categorizzare e raggruppare gli elementi. Quando creiamo una categoria o un gruppo associamo ad esso sempre un esempio; un esempio, soprattutto quando è visivo, aiuta l'utente a percepire il senso che sta dietro la logica di raggruppamento e a decidere coscientemente.

# Principio delle porte principali

E' estremamente probabile che un utente acceda ad un contenuto grazie ad un'interazione esterna alla homepage o addirittura esterna all'applicazione. Per prevenire stati di smarrimento bisogna sempre fornire all'utente le indicazioni di dove si trova e come può uscire da una determinata pagina.

# Principio della classificazione multipla

Esistono criteri universali di classificazione degli elementi, ma al contempo ogni persona possiede un modo soggettivo, quindi inconscio e istintivo, di raggruppare e ordinare gli elementi. Tale asserzione è da tenere a mente e relazione in base alla target audience per favorire l'usabilità dell'applicazione.

# Principio della navigazione

La classificazione dell'informazione e delle voci di navigazione deve avvenire in maniera logica, così come la scelta dei componenti delegati. Possiamo ad esempio avere componenti multipli per la navigazione: pensiamo ad un drawer per la navigazione globale, ad un header con dei tab per la navigazione interna ad una pagina, ad una navbar per accedere a link esterni all'applicazione.

# Principio della crescita

Il contenuto di un'applicazione cresce con il tempo. Le scelte effettuate in partenza devono essere fatte secondo criteri di scalabilità e usabilità, non devono con il tempo causare problemi di interfaccia (soprattutto layout), performance o cognitivi.

# Labeling

Per labeling si intende l’etichettatura di categorie, pagine e contenuti presenti all’interno di un prodotto digitale.

Il labeling assicura che la navigazione e le gerarchie all’interno del prodotto abbianono “senso”, che gli utenti riescano ad accedere all’informazione che desiderano in maniera rapida e consistente.

Una corretta etichettatura, costruita sulla base di un glossario, assicura che i termini utilizzati all’interno di un'applicazione siano corretti e non diano adito a “cattive impressioni” da parte degli utenti, come ad esempio l'uso scorretto di diciture tecniche o cattive traduzione da una lingua all'altra. Serve inoltre come strumento di controllo per verificare di aver creato le corrette gerarchie e i giusti flussi di navigazione.

# Card Sorting

Uno dei metodi più diffusi per etichettare i contenuti è mediante un Card Sorting, in forma digitale o cartacea, da effettuare con gli utenti in target.

Sono definite un ristretto numero di voci relative al prodotto, ad ognuna di esse si fa corrispondere una diversa "carta".

  • Open Card Sorting, Si chiede ai partecipanti di suddividere in gruppi le varie carte e assegnare un nome ad ogni gruppo.
  • Closed Card Sorting, Si definiscono a priori i gruppi, si validano le ipotesi chiedendo ai partecipanti di assegnare ogni carta ad un determinato gruppo.

# Sitemap

Una sitemap è una struttura gerarchica ad albero, l'informazione viene categorizzata procedendo dall'alto verso il basso. In alto abbiamo solitamente le sezioni principali dell'applicazione, poi gruppi e categorie, infine sottocategorie e tag.

sitemap

La navigazione è un altro elemento cardine dell'IA. Abbiamo dedicato una serie di articoli apposita sul nostro blog.

# Sistemi di ricerca

E' utopia pensare che l'utente riesca ad accedere sempre a ciò che cerca, soprattutto le prime volte che utilizza un'applicazione e soprattutto quando la mole di informazione da gestire è elevata.

I sistemi di ricerca servono ad aiutare l'utente in questo arduo compito, e non sono così banali da progettare, non pensiamo alla classica "barra di ricerca del sito" che risolve tutti i mali del mondo: una ricerca coinvolge altri criteri quali filtraggio, ordinamento, categorizzazione delle ricerche e anteprima dei risultati, tutti elementi che vanno progettati con attenzione sia a livello funzionale che grafico.