Il rapporto tra la metodologia Agile e la User Experience è stato inizialmente estremamente controverso. In passato in molti contesti si è era restii a introdurre una fase di UX Design poichè si temeva potesse rappresentare un collo di bottiglia per il processo produttivo.
Si tende ancora oggi nelle realtà più piccole a sottovalutare o escludere il ciclo di UX Design, soprattutto quando si ha a disposizione un budget ridotto.
Uno degli errori più comuni che viene fatto a livello manageriale è quello di attribuire i compiti di UX a figure non specializzate nell'ambito; nei casi più estremi alcuni ritengono ancora valida l'assunzione che fare UX sia uguale a disegnare mockup
In un report condotto nel 2018 dalla società di consulenza McKinsey è stata constatata la centralità dei processi di design all'interno delle aziende, come essi rivestano un ruolo chiave nel far emergere sul mercato i propri prodotti (digitali e non).
Ribadiamo come sempre che il termine design non deve essere interpretato nella sua mera accezione estetica. Lo UX Design è un processo iterativo e incrementale, in cui si cerca il miglioramento continuo prendendo decisioni su svariati fronti, dall'identificazione delle pagine alla navigazione, dallo studio dei pattern comportamenti degli utenti alla definizione dei flussi in-app, per concludere con il disegno dei layout e dalla UI.
Soprattutto all'inizio di un progetto dare importanza alla fase di Design vuol dire fornire un boost a tutto quanto verrà prodotto successivamente, poichè si riescono ad identificare preventivamente eventuali ostacoli, a produrre documentazione snella e a migliorare il dialogo e la comunicazione all'interno del team di lavoro.
Cade a pennello una citazione di Ralf Speth riguardo al design:
"Se pensi che un buon design sia costoso dovresti analizzare i costi e i danni di un cattivo design".
Introdurre la UX nella metodologia Agile vuol dire avere una figura specializzata a riguardo (UX Designer), che all'inizio di un progetto avrà premura di ascoltare il cliente, tradurre e condividere la sua visione con gli altri stakeholders. Ci assicuriamo che gli obiettivi del cliente siano conseguiti grazie ai test e ai feedback ricevuti direttamente dagli utenti, siamo certi che le soluzioni che andremo a implementare nel prodotto finale piacciano al committente e chi utilizzerà l'applicazione nella vita reale.
La UX è importante anche per evitare il cambio di requisiti in corso d'opera; se ciò avviene durante lo sviluppo il costo di una re-ingegnerizzazione o di uno sviluppo in itinere può essere anche molto elevato.
L'introduzione di una fase di design fa si che tali cambi di idea avvengano prima, evitando interferenze successive. E' possibile effettuare nuove valutazioni, testare e prendere decisioni, con minore effort e costi.
Il Minimum Viable Product è un tool che rappresenta il prodotto funzionante comprensivo del minor numero di feature possibile. Ha duplice funzionalità: ci permette in primis di minimizzare i rischi di business e valutare l'effettiva utilità del prodotto. Quando viene validato ci permette di minimizzare invece i rischi tecnici sul progetto poiché abbiamo un core di funzionalità chiave che non potranno essere soggette a modifiche sostanziali.
In un approccio Agile o Lean abbiamo alcuni strumenti come il Lean Canvas che ci risultano estremamente utili per identificare le feature primarie di un MVP, nonché i target customers.
Le interviste agli stakeholders, la Competitive Analysis ci hanno portato a formulare varie ipotesi basate su dati concreti, a partire dalle quali possiamo costruire una prima lista di feature.
Rimanendo in ambito UX il lean canvas deve essere compilato nell'ordine indicato dai numeri in figura (dal più basso al più alto) e offre diverse chiavi di lettura.
L'introduzione di un processo di UX Design è stato essenziale in questo progetto e ci ha consentito di evitare dei problemi che avrebbero avuto conseguenze estremamente impattanti sui rilasci intermedi.
La digitalizzazione dei contratti in particolare presentava una quantità di informazioni e campi davvero notevole e svariate tipologie di modulo per i due comparti principali (luce e gas).
Il responsabile aziendale con il quale ci siamo interfacciati ci ha fornito documentazione ed esempi che abbiamo analizzato insieme e dalla quale abbiamo estrapolato i flussi corretti di inserimento del contratto da parte degli agenti e i complessi meccanismi di validazione. Su questi abbiamo inoltre disegnato dei wireflow molto dettagliati che hanno avuto una duplice utilità: nei confronti del committente ci hanno aiutato a finalizzare la discussione e a validare le specifiche, a livello interno sono risultati una documentazione estremamente utile e chiara che ha consentito al team di sviluppo di implementare rapidamente la sezione.